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07/2022 - Eventi - Spazio Arte Petrecca

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LEDA

Pubblicato da in Eventi ·
 
 
LEDA
A cura di Carmen D’Antonino
Direttore Artistico: Gennaro Petrecca
2 - 20 luglio 2022

NOTA CRITICA DI CARMEN D’ANTONINO: Quando parliamo del ruolo dell’arte nella storia dell’umanità, come sostiene Ernest Gombrich è inevitabile chiedersi quale sia il ruolo dell’artista, perché non esiste una cosa chiamata arte, ma esistono gli artisti e le loro opere e, in un giudizio sull’arte, è imprescindibile l’esame del ruolo degli artisti e di cosa essi possano produrre.In questo contesto è interessante analizzare come si sia evoluto il percorso artistico di Leda e capire il perché della scelta come titolo della sua mostra: “lettere d’amore”. Nella Storia dell’Arte il motivo della lettera d'amore è piuttosto frequente nella pittura olandese del Seicento, basti pensare ai dipinti di Jan Steen, di Gerard ter Borch o di Jacob Ochtervelt che ritraggono figure di donne belle ed eleganti. La stessa eleganza la percepiamo nei dipinti di Leda, con i suoi tocchi fluidi e colmi di colore che pervadono la tela evocando in noi un senso di poesia e di amore per l’arte, in cui la figura della donna tra illustrazioni e astrazione diventa il fulcro della mostra.  Il progetto "Leda" infatti, parte da illustrazioni digitali fino ad arrivare alla pittura astratta. Il suo messaggio artistico nasce dall'esigenza di trovare una connessione più profonda sia con la vita sia con il suo “lo” interiore, una collezione di immagini non figurative che hanno la funzione di diario visivo e che esprimono i suoi stati d'animo. Un mondo rosa tutto al femminile in cui l’amore diventa protagonista dell’esposizione. “L’amore è al centro di tutto. L’amore è il centro di tutto. Tutto avviene per amore o per mancanza di esso”. Da un volto o da velature di colore emerge come d’incanto un profondo sentimento, un senso di quiete misto ad un sottile velo di tristezza una astratta sensualità, un alone di mistero. Costruisce la sua arte partendo dalle passioni e considera la pittura astratta e tutta l’arte astratta come un meraviglioso strumento di conoscenza che le permette di viaggiare liberamente nei propri spazi interiori, svincolati da qualsiasi forma costrittiva, giudizio e costruzione mentale e perciò totalmente liberi di andare e sperimentare la Bellezza.

NOTA CRITICA DI GENNARO PETRECCA: Simona Perpetua, in arte Leda, già nella scelta del nome d’arte si autoproclama un’esteta, sensibile al bello ed amante della forma il cui archetipo universalmente riconosciuto affonda le radici nel mondo classico.La sua interpretazione originale dell’arte è un raffinato equilibrio tra la ricercatezza dello stilista, il cromatismo del pittore informale e la divagazione del grafico pubblicitario.Il risultato è interessante, frutto di una ricerca che punta all’essenza, che istiga alla riflessione ottenuta per sottrazione, in una alternanza di messaggi da decifrare.
Il panorama dell’arte contemporanea è inclusivo, prescinde ormai dal presupposto accademico, coincide con la libertà di espressione in un mondo che si evolve e nel quale ciascuno, a suo modo, diventa interprete di un impulso, di un disagio o di una sublimazione che si traspone nel gesto grafico, scultoreo e pittorico.
E’ il tentativo di rendersi immortale, di vivere oltre la vita, tentativo che ha sempre animato l’uomo a prescindere dal credo e dalla provenienza geografica. Il segno di Leda ci parlerà di lei, del suo “Sentimental” come inglesismo di sentimento, della sinuosità delle sue figure femminili che più che corpi rappresentano le anime.

NOTA BIOGRAFICA: Leda nasce ad Isernia nel 1990, frequenta gli studi superiori presso l’istituto statale d’arte “Giuseppe Manuppella” di Isernia. In seguito si trasferisce a Torino dove approfondisce gli studi in fashion and textile design presso l’istituto Europeo di Design. Diplomata nel 2012 inizia a lavorare come fashion designer per varie aziende di abbigliamento italiane ed europee, disegnando le collezioni di numerose maison. Ma il suo interesse per l’arte è sempre presente e nel 2016 nasce il progetto “Leda”. Nel 2020 la sua prima esposizione presso la galleria Spazio Arte Petrecca di Isernia.
 







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