04/2023 - Eventi - Spazio Arte Petrecca

 

 

Le opere in esposizione sono delle stratificazioni di segni e materia, vere e proprie tassellazioni articolate ed equilibrate, ottenute dalla combinazione di vari movimenti. C’è molta vita in questa mescolanza di forme di varia grandezza, con una proporzione lineare e una direzione netta, nella quale tutti gli elementi si sostengono a vicenda, ognuno con la propria collocazione spaziale. Ribaltamenti e rotazioni di uno stesso modulo consentono di ottenere una completa ed esatta utilizzazione di tutta la superficie. Ogni elemento della serie si diversifica dall’altro e il movimento avviene per scarti regolari. Il senso di dinamismo crea delle superfici ritmiche con una progettazione luminosa.

 

Tommaso afferma che “l’Arte non ha tempo e se c’è, dobbiamo trovarlo nell’era preistorica e nello stile della modernità” che lui stesso ricerca nel posto in cui vive: l’Etruria. Il suo vivo interesse per le testimonianze pervenuteci dalle culture preistoriche lo ritroviamo in tutte le sue opere nelle quali l’artista attraverso la sua versatilità e acutezza affronta questioni cruciali, quali il senso della rigenerazione attraverso il sacrificio e il rapporto tra l’arte dei nostri antichi antenati e quella novecentesca. Nella sua visione “dobbiamo pensare all’arte del’900 come quell’arte segnata dalla scoperta etnologica, scoperta delle nostre origini fatta di segni molto sintetici di una spiritualità legata alla Terra, una spiritualità pagana, che si allontana dalla tradizione prima greca e poi cristiana”. È per questo che nella sua ricerca ci parla di segni primordiali, di arte essenziale senza orpelli. Arte bassa e arte alta, in cui dove finisce la pittura   inizia la scultura.  

 

Così come a Guido Gozzano "Cocotte", la strana voce parigina richiama alla sua fantasia bambina un senso buffo d'ovo e di gallina, a me Cascella evoca un profumo intenso d'arte e d'anima bella.  Entrambi naufraghi in un mondo cui urge amore e poesia per riscoprire il senso primo della vita.

Tommaso Cascella nasce a Roma nel 1951 dalla pittrice Annamaria Cesarini Sforza e dallo scultore Pietro. Dipinge sin da bambino negli studi di suo padre e di suo zio Andrea. Dopo gli studi liceali si iscrive alla Facoltà di Architettura che frequenta per alcuni anni.

 

Nel 1973 apre la stamperia d’arte Etrusculudens, in stretto contatto con Sebastian Matta e, insieme alla sua prima moglie Emma Politi, si occupa per lungo tempo di editoria. Dopo la chiusura della stamperia, nel 1981, fonda le edizioni “Cervo Volante” con una rivista di Arte e Poesia che vede la direzione di Edoardo Sanguineti e Achille Bonito Oliva. Anche oggi continua ad occuparsi di editoria con le nuove pubblicazioni del Cervo Volante collaborando con artisti e poeti.

 

 

1985 - Prima mostra personale alla Galleria di Luigi De Ambrogi a Milano.

 

1992 - Mostra retrospettiva al Palazzo Crepadona di Belluno.

 

          Mostra alla Galleria Civica di Modena.

 

          XXI biennale di scultura a Gubbio.

 

1995 - Nominato Accademico per la scultura all’Accademia di San Luca.

 

1996 - Presente con la scultura Cielo alla XII Quadriennale di Roma.

 

2002 - Mostra retrospettiva Assedio, Palazzo dei Priori di Certaldo.

 

2006 - Mostra retrospettiva Il linguaggio dell’iride, nei Chiostri di S. Agostino a Pietrasanta.

 

2010 - Presente alla Biennale di Venezia con la scultura Cielo rovesciato.

 

2012 - Incontro con il Maestro Tommaso Cascella, Consiglio di Stato, Roma.

 

2016 - Nominato Accademico dall’Università Roma Tre.

 

2016 - Nominato Accademico di Merito all’Accademia di Belle Arti di Perugia.

 

2019 – Mostra retrospettiva "Sulla pelle del mare" Museo PAN, Napoli .

 

 

Ad oggi ha realizzato circa 130 mostre personali e partecipato ad otre 400 collettive.

 Tommaso Cascella è presente in numerosi musei e collezioni private.